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Superbonus 110%, occasione da non perdere per far ripartire non solo l’edilizia, ma l’intera economia

Fondamentale che gli uffici comunali garantiscano tempi celeri per permessi e autorizzazioni: la Giunta, rispondendo poco fa alla mia interpellanza, si è detta pronta, ma le parole non bastano. Quali risorse, umane e tecniche, intendiamo mettere in campo come Città? La questione è strategica per una pronta ripartenza del comparto edilizio e dell’economia tutta.

Superbonus 110%: è fondamentale che la Città di Torino garantisca tempi celeri per permessi e autorizzazioni. In un passato anche recente si è verificato tutto il contrario: cittadini e professionisti lo possono testimoniare. La Giunta si è detta, rispondendo poco fa alla mia interpellanza sul tema, finalmente pronta e preparata. Bene, ma le parole non bastano: da parte mia, mi assicurerò scrupolosamente che alle parole seguano i fatti. 

L’edilizia è uno dei settori strategici per far ripartire l’economia dell’intero Paese. Oggi abbiamo la possibilità di dare nuovo impulso all’intero comparto non con nuove cementificazioni, ma con ristrutturazioni in grado di garantire migliore efficienza energetica ed ecologica. Ci dica la Giunta quali siano al momento le risorse, umane e tecniche, a disposizione e come si intende potenziare la struttura.

Gli effetti positivi dell’innalzamento di due livelli energetici di tanti stabili della città sono facilmente intuibili. Gli interventi potranno avere, inoltre, in tanti casi una valenza anche estetica. Mi auguro che la Giunta faccia di tutto per rendere le procedure spedite e facili per professionisti e privati cittadini. La proroga dei termini appena approvata non diventi un pretesto per prendersela comoda.

Le detrazioni fiscali del 110% sono accordate, secondo quanto disposto dal Decreto Rilancio, per gli interventi in grado di garantire l’innalzamento per lo stabile di almeno due classi energetiche, per la riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici o colonnine elettriche.

Superbonus 110%, la proroga al 2023 non sia vanificata dai tempi “eterni” della Città di Torino

Sarà probabilmente allungato di 24 mesi il termine per ottenere la detrazione sui lavori di miglioramento energetico e per l’adeguamento antisismico di condomini e immobili indipendenti: ora tocca al Comune assicurare tempi ragionevoli per autorizzazioni e permessi. Si discute domani in Consiglio la mia interpellanza sul tema: l’Amministrazione si sta organizzando per supportare al meglio chi è interessato alle opportunità previste dal Decreto Rilancio? Disponiamo di risorse umane e tecniche sufficienti? L’Amministrazione intende attivare uno sportello informativo? Il tema è strategico: con l’edilizia può ripartire l’intera nostra economia.

Superbonus 110%, arriva la proroga: i tempi per concludere i lavori i lavori di miglioramento energetico e per l’adeguamento antisismico degli edifici saranno prorogati al 2023. Mi auguro, e lo chiederò domani in Consiglio Comunale discutendo la mia interpellanza sul tema, che la proroga dei termini non sia vanificata dai tempi “biblici” da parte della Città di Torino nel garantire autorizzazioni e permessi e che, di contro, questa notizia non diventi pretesto per prendersela ancora più comoda. L’edilizia è un comparto strategico: porre le condizioni per una sua ripartenza significa permettere di ripartire alla nostra economia nel suo complesso.

Numerose sono le segnalazioni che mi giungono da professionisti e di amministratori preoccupati per le tempistiche di erogazione dei servizi da parte degli uffici comunali. Vi sono stati, per esempio, casi di appuntamenti fissati quattro mesi dopo la richiesta per la consultazione di pratiche edilizie giacenti presso gli archivi del Comune (tema oggetto di una mia interpellanza discussa alcuni mesi fa). 

Per ottenere le detrazioni fiscali del 110% (il cosiddetto “Superbonus”), secondo quanto disposto dal Decreto Rilancio, è necessario che lo stabile aumenti, grazie agli interventi, di due classi energetiche. Le detrazioni sono accordate per gli interventi di efficienza energetica (il cosiddetto “Ecobonus”), per la riduzione del rischio sismico e per l’istallazione di impianti fotovoltaici o colonnine di ricarica di veicoli elettrici, a condizione che i lavori siano conclusi entro i termini stabiliti. La proroga al 2023 rientra nella manovra di Bilancio che domani (lunedì) arriverà in Aula alla Camera per l’approvazione definitiva. Per molti degli interventi sono necessari autorizzazioni e permessi rilasciati dagli uffici comunali competenti. 

Con il mio atto chiedo alla Giunta dettagli sul modello di organizzazione previsto per supportare al meglio cittadini e professionisti interessati a cogliere le opportunità previste dal Decreto Rilancio, sulle intenzioni di potenziamento delle risorse umane e tecniche a disposizione e sulla possibilità di attivare uno sportello informativo sul modello di quello previsto, per esempio, dal Comune di Rivoli.

L’area camper di piazza d’Armi sia restituita alla cittadinanza

Sostengo senza mezzi termini dei cittadini che hanno raccolto centinaia di firme e sono stati auditi poco fa in un Diritto di Tribuna del Comune di Torino.

Nulla di fatto, in tutti i sensi: siamo al punto zero non solo nella prospettiva di una riqualificazione effettiva dell’area camper di piazza d’Armi, ma, a monte, della stessa progettualità necessaria per giungere all’obiettivo. Dai tempi nei quali per la prima volta, ad agosto 2017, l’Amministrazione Civica da noi sollecitata faceva riferimento a un “non ancora elaborato” progetto di riqualificazione dell’area (citazione letterale della risposta fornita all’epoca dalla Giunta discutendo la mia interpellanza sul tema), non solo non è stato compiuto alcun passo avanti, ma la situazione si è aggravata con l’arrivo di nuovi soggetti accampati. Sostengo senza mezzi termini la richiesta dei 450 firmatari della petizione appena presentata in un Diritto di Tribuna: l’area sia restituita alla cittadinanza. Ma questa volta davvero e in fretta.

Piena solidarietà a Damilano dopo i raid delle scorse ore

Gli anonimi autori degli atti violenti, a Barolo e a Torino, contro le aziende di Paolo Damilano sappiano che la politica torinese non si fa intimidire in nessuno dei suoi esponenti e in nessuno dei suoi candidati.

Esprimo la mia totale solidarietà a Damilano, vittima di raid contro le sue imprese poco dopo aver annunciato l’intenzione di candidarsi a Sindaco di Torino. La violenza è quanto più distante dalla politica, che invece vive di confronto e di regole: quelle della democrazia. Mi auguro che gli autori dei gesti, quali che siano stati i loro moventi, siano identificati al più presto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo.

Via Rubino 82, le… “palle di Natale” dell’Assessore Iaria

Tre mesi di parole a vuoto: il bando a più riprese promesso (prima “ottobre”, poi “novembre”, quindi “dicembre”) per mettere la ex Scuola dell’Infanzia “Centro Europa C” (via Rubino 82) a disposizione dell’Associazionismo cittadino ancora non si vede. Ormai è evidente a tutti che dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie a questa Giunta non importa nulla.

Quali spazi in più troverà troverà sotto l’albero l’Associazionismo torinese? Nessuno: soltanto le… “palle di Natale” dell’Assessore Iaria. Via Rubino 82, la Giunta aveva promesso il bando entro ottobre, poi entro novembre, infine a dicembre: l’anno volge al termine (il calendario segna 18 dicembre) e del bando sulla ex Scuola dell’Infanzia “Centro Europa C” ancora non c’è traccia. Ricordiamo tutti le parole e le rassicurazioni della Giunta: tante promesse, zero fatti. Le ricordano anche i ragazzi con disabilità e le loro famiglie che le avevano ascoltate tre mesi fa davanti alla ex Scuola. Per loro, questa Amministrazione ha in serbo un vero e proprio… “pacco natalizio”.

I Buffoni di Corte Onlus, i cui Volontari manifestarono a fine settembre incatenandosi simbolicamente di fronte alla ex Scuola per esprimere la propria richiesta di spazi nei quali portare avanti la propria attività, come tante altre realtà del nostro territorio hanno continuato a garantire anche durante i mesi più difficili della pandemia servizi e assistenza per 150 ragazzi con disabilità e per le loro famiglie. Senza l’impegno delle Associazioni, tante famiglie sarebbero rimaste sole e senza supporto. Questa Giunta riconoscerà come innegabile almeno questo dato di fatto?

La struttura della ex Scuola deve essere messa al più presto a disposizione dell’Associazionismo torinese. È proprio il Volontariato che sta mantenendo in piedi il sistema di welfare della Città: di fronte a tutto questo, i Cinque Stelle – sempre bravissimi negli annunci – stanno a guardare. Che cosa stiamo aspettando? Che, nel frattempo, l’edificio sia occupato o vandalizzato?