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Autore: Redazione sito

Tariffe e promozioni del trasporto regionale, chiediamo l’apertura di un unico portale informativo e comparativo sul sito web della Regione

Serve un portale o una pagina dedicata sul sito istituzionale della Regione dove i cittadini possano trovare in un unico luogo tutte le tariffe e le promozioni attualmente attive e finora “disperse” nelle decine di siti web dei singoli vettori e operatori: chiedo di procedere in questo senso con un Ordine del Giorno il cui inserimento tra i temi di discussione del Consiglio Regionale ho appena chiesto e ottenuto. Anche con una comunicazione facilmente fruibile delle agevolazioni disponibili, tra l’altro, si può promuovere la mobilità delle persone con disabilità.

Manca in Piemonte, attualmente, un unico sito web, pubblico e comparativo, nel quale reperire le tariffe e le eventuali agevolazioni ed esenzioni dei vari servizi di trasporto pubblico regionali. Inoltre, né sul portale della Regione Piemonte né su quello dell’Agenzia della Mobilità Piemontese sono pubblicate le tariffe dei vari sistemi e servizi di trasporto pubblico attualmente attivi in tutte le zone urbane ed extraurbane del Piemonte. Un’intricatissima giungla, nella quale ogni area fa, sostanzialmente, storia a sé. Nella convinzione che serva un unico spazio web nel quale trovare tutte le tariffe, senza che il cittadino sia costretto ad andare a cercare le informazioni su decine di siti diversi, ho chiesto di inserire tra i temi di discussione del Consiglio Regionale il mio Ordine del Giorno che, se approvato, impegnerà la Giunta alla pubblicazione sul sito web della Regione non solo delle informazioni relative ai vari sistemi tariffari, ma dei dati comparati sulle agevolazioni e sulle esenzioni attualmente riconosciute, per esempio, alle persone con disabilità, ai loro accompagnatori e alle persone svantaggiate. La richiesta, che riguarda sia il trasporto su gomma sia il trasporto su rotaia, deriva dalla convinzione che i cittadini abbiano diritto a una comunicazione chiara, completa e integrata, tale da garantire davvero, tra l’altro, la fruibilità da parte delle persone con disabilità e dunque il loro pieno diritto alla mobilità.

Vigili del Fuoco: organici esigui, ma per il futuro qualcosa si muove

La Giunta ha appena risposto al mio Question Time sul tema: bene il raddoppio dei fondi regionali per la convenzione relativa alle materie di competenza relativa agli incendi boschivi, è una misura utile anche il sostegno finanziario alle spese dei distaccamenti volontari; attendiamo ora le ricadute pratiche dei concorsi, appena partiti a livello nazionale, per le assunzioni di 1.200 nuovi capi squadra. Ma le necessità sono decisamente maggiori: chiediamo un cambio di passo e un impegno condiviso. Come Moderati siamo e sempre saremo a fianco di chi aspetta da anni di entrare in organico come effettivo.

Il Corpo dei Vigili del Fuoco ha un ruolo imprescindibile in tema di sicurezza del territorio e dei cittadini: un numero adeguato di effettivi è dunque fondamentale per garantire questa stessa sicurezza: i ringraziamenti dopo gli interventi sono giusti e doverosi, ma – senza un impegno condiviso volto a garantire prima di tutto organici quantitativamente adeguati – servono a poco. Attualmente si stima in circa 400 unità la carenza di effettivi a livello regionale. Apprezziamo che la Giunta abbia voluto progressivamente portare a 400mila euro l’anno la cifra per le materie relative agli incendi boschivi, fondi che non superavano i 200mila euro nel 2018, e l’erogazione di 900mila euro in due anni per le spese dei distaccamenti volontari. Siamo consapevoli che la strada da fare è ancora lunga e che questo può essere solo l’inizio.

Il Piemonte ha una Legge sulla fibromialgia: finalmente

La attendevano da anni e oggi le persone affette da questa sindrome possono festeggiare un traguardo importante: il Consiglio ha appena approvato il testo di legge unificato sulle “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia”, nel quale sono confluite tre Proposte di Legge: la mia, la prima a essere stata presentata, e quella delle Consigliere Disabato e Zambaia. Una Legge Regionale di qualità sulla fibromialgia non solo dà speranza alle persone affette da questa sindrome, ma – mi auguro – potrà anche essere un elemento di stimolo affinché il Governo inserisca la fibromialgia nei LEA. Questo risultato non è, nella mia concezione, un punto di arrivo, ma un punto di partenza in un percorso che dovrà portare a una qualità della vita, personale e professionale, migliore per le persone, donne soprattutto, affette dalla fibromialgia.

Un testo di legge importante, che riconosce la fibromialgia quale patologia cronica e invalidante, che prevede l’erogazione di prestazioni uniformi e qualificate su tutto il territorio regionale, che promuove l’inserimento nella vita sociale e lavorativa delle persone affette da fibromialgia, che istituisce l’Osservatorio Regionale sulla Fibromialgia, al quale parteciperanno le Associazioni di pazienti, che potranno dunque attivamente concorrere alla coprogrammazione e alla coprogettazione degli interventi: è quello appena approvato dal Consiglio Regionale. Un risultato per il quale esprimo grande soddisfazione. La Legge prevede inoltre l’istituzione del Registro Regionale della Fibromialgia per la raccolta e l’analisi dei dati clinico-sociali. 

Il testo prevede progetti di inserimento lavorativo per le pazienti affetti da fibromialgia iscritte nel Registro, dal momento che anche la vita professionale delle persone con fibromialgia è spesso sconvolta dalla patologia. Mi auguro che, in un percorso nel quale la giornata di oggi deve rappresentare il punto di partenza, si arrivi all’inserimento di questa patologia nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). La Legge prevede fondi per 35mila euro nelle due prossime annualità.

Si è giunti al risultato odierno con un lungo percorso di impegno condiviso con le Associazioni di pazienti. Ringrazio le due colleghe che, in Consiglio Regionale, hanno presentato a loro volta testi su questo tema così importante, confluiti – insieme alla mia Proposta di Legge, la prima in assoluto a essere presentata – nel testo finale. Ringrazio per il produttivo e costruttivo lavoro in Commissione. 

Sono quasi due milioni le italiane e gli italiani con fibromialgia. La sindrome colpisce soprattutto le donne (9 casi su 10). Dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso, astenia, stanchezza, disturbi del sonno, problemi dell’alvo, problemi dell’area cognitiva (memoria, attenzione, rallentamento dei tempi di reazione, alterazione delle funzioni esecutive), ansia, depressione, attacchi di panico sono tra i sintomi più diffusi. La fibromialgia, che pure può osservarsi in ogni fascia d’età, compare nella maggior parte dei casi tra i 35 e i 60 anni. Sono in aumento i casi fra gli adolescenti. Questa sindrome compromette, nei casi più gravi, le attività quotidiane e professionali. Non essendo a oggi questa sindrome riconosciuta nei LEA, i costi sono ancora – fatto che consideriamo non più accettabile e non più sostenibile – a carico del paziente.

Extinction Rebellion, lezione di democrazia e di civiltà da parte di Monsignor Repole

Calma, accoglienza, rispetto, dialogo: tutte qualità delle quali l’Arcivescovo di Torino Monsignor Roberto Repole ha dato lezione ieri mattina, rispondendo in maniera signorile e impeccabile alla vera e propria irruzione della quale si sono rese responsabili, durante la Santa Messa in Duomo a Torino, alcune attiviste di Extinction Rebellion.

Una lezione di civiltà e democrazia da parte dell’Arcivescovo, che oltre tutto, siamo sicuri, ha portato oggi alla giusta causa della salvaguardia dell’ambiente più adesioni e simpatie rispetto alle rumorose attiviste.

In Piemonte mancano 400 Vigili del Fuoco

Pochi i concorsi, lento l’iter di sostituzione degli effettivi non più in attività: queste sono due delle cause dell’attuale situazione di esiguità degli organici. Domani discuterò in Consiglio Regionale del Piemonte un Question Time per chiedere alla Giunta di farsi parte attiva con il Governo per la risoluzione di questa criticità.

Un numero adeguato di Vigili del Fuoco sul territorio è un elemento fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini: gli organici risultano invece a oggi, come confermato anche da fonti stampa, carenti di almeno 400 effettivi. Gli stessi dati numerici dimostrano la necessità e l’urgenza di garantire organici quantitativamente adeguati: soltanto a Torino e provincia (territorio che può contare su 700 unità tra effettivi e funzionari), da gennaio 2023 sono stati effettuati oltre 22mila interventi, soprattutto per incendi (oltre 8mila interventi), per soccorso a persone sole (6.500 interventi) e per incidenti stradali (1.700 interventi). Non è più sostenibile poter contare soltanto sulla dedizione e sull’impegno dei Volontari e sul ricorso agli straordinari: domani in Consiglio Regionale, con un Question Time appena presentato, chiederò come la Giunta intenda adoperarsi presso il Governo e presso tutte le sedi istituzionali opportune affinché si ponga rimedio a questa criticità.