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Autore: Redazione sito

Anarchici 1 – Giunta 0

Rinunciando a ripristinare il Totem della Pace imbrattato (con sigla FAI) nel timore di nuovi atti vandalici, l’Amministrazione ammette di sentirsi sotto ricatto. Io invece non mi sento in tale condizione di soggezione: se non ci penserà la Città di Torino, sarò io stesso, insieme ai cittadini, a ripulire il monumento imbrattato.

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Affidi, questa è la Giunta del “Confronto (quasi) zero”

In un primo momento rifiutata ogni ipotesi di audizione di persona di soggetti e di Associazioni (quelle stesse Associazioni che, troppe volte, non ricevono risposta quando provano a contattare l’Assessorato). Arriva poi una parziale apertura, con la fumosa promessa di ascoltare qualcuno (forse) dopo i trenta giorni di audizioni online: un contentino, niente di più. Tutte le proposte alternative delle Minoranze sono state respinte. Questo è il tipico atteggiamento di chi vuole cercare lo scontro e intende porre l’ennesima bandierina ideologica su un tema delicatissimo. Non è questo il modo di lavorare: mi sarei aspettato ben altro.

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INTERPELLANZA – L’alternativa era Chiara… Ma i fatti mica tanto!

PREMESSO CHE

  • nell’ultima decade del mese di novembre lo scrivente ha effettuato un sopralluogo presso la palestra situata nel cortile interno dell’Istituto ex Prinotti in corso Francia 73;

RILEVATO  CHE

  • già nel corso dell’Amministrazione Fassino venne predisposto un piano di interventi per il recupero funzionale della palestra in oggetto;
  • ad oggi non risulta eseguita alcuna opera e ciò comporta un serio nocumento per i (potenziali) fruitori di tale spazio;

CONSIDERATO CHE

  • in un video pubblicato nel corso della campagna elettorale per le elezioni Amministrative 2016, la candidata Chiara Appendino dichiarò che “Voglio ricordare l’importanza dell’ENS e del Prinotti, siamo stati più volte a visitarvi e abbiamo visto coi nostri occhi quanto è importante l’attività che viene fatta e quanto quel punto sia un riferimento anche storico per la nostra città. Il nostro impegno è a valorizzare quello che c’è, a mantenere la storia e il ruolo importante che ha l’ENS all’interno della nostra città, far partire al più presto i lavori per la palestra e vorremmo anche immaginare di convenzionarci con l’ENS come Città di Torino. Un impegno che mi voglio prendere, sperando che voi siate al nostro fianco, è fare una convenzione con l’ENS affinché il vostro call center – che è molto importante – possa essere utilizzato insieme alla Città di Torino per garantire dei servizi che oggi non sono garantiti come per esempio l’Anagrafe. Questo per mettere naturalmente al centro le persone che vivono nella nostra città e per far sì che possano più facilmente accedere a servizi essenziali come per esempio l’Anagrafe.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano state le azioni realizzate dall’Amministrazione negli ultimi 3 anni per valorizzare il ruolo svolto dall’ENS in città (“Voglio ricordare l’importanza dell’ENS e del Prinotti, siamo stati più volte a visitarvi e abbiamo visto coi nostri occhi quanto è importante l’attività che viene fatta e quanto quel punto sia un riferimento anche storico per la nostra città. Il nostro impegno è a valorizzare quello che c’è, a mantenere la storia e il ruolo importante che ha l’ENS all’interno della nostra città”);
  2. se e quando l’Amministrazione abbia dato avvio ai lavori della palestra (“far partire al più presto i lavori per la palestra”);
  3. a che punto sia l’impegno assunto dalla candidata (all’epoca del filmato elettorale) Sindaca Appendino di “fare una convenzione con ENS affinché il vostro call center – che è molto importante – possa essere utilizzato insieme alla Città di Torino per garantire dei servizi che oggi non sono garantiti come per esempio l’Anagrafe. Questo per mettere naturalmente al centro le persone che vivono nella nostra città e per far sì che possano più facilmente accedere a servizi essenziali come per esempio l’Anagrafe.

INTERPELLANZA – Avrà mai pace il Totem della Pace?

PREMESSO CHE

  • in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la Fondazione Mediterraneo donò alla Città di Torino il ‘Totem della pace tricolore’, opera dello scultore Mario Molinari;
  • la cerimonia di inaugurazione avvenne il 4 maggio 2011 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
  • l’opera trovò collocazione nei pressi dell’intersezione tra due rilevanti arterie stradali cittadine, corso Regina Margherita e corso Lecce, che quotidianamente ospitano un flusso veicolare molto intenso;

RILEVATO  CHE

  • lo scrivente ha portato all’attenzione dell’Amministrazione gli oltraggi e le offese subite dal Totem della Pace con un’interpellanza presentata in data 31 gennaio 2018 (mecc. 2018 00360);
  • dopo pochi mesi l’opera è stata ripulita grazie all’intervento dei competenti Servizi della Civica Amministrazione;
  • purtroppo, a distanza di poco tempo, il Totem è stato nuovamente aggredito dalle scritte di una sigla anarchica;
  • il 5 ottobre u.s. l’Associazione Ecovolontari Rivaltesi onlus, a seguito di precisi accordi intercorsi con la Civica Amministrazione, ha eseguito i lavori di pulitura del Totem;
  • nella notte tra il 13 ed il 14 ottobre u.s. l’opera è stata nuovamente imbrattata dalla medesima sigla anarchica e con le medesime diciture;

CONSIDERATO CHE

  • a seguito dell’ennesima vandalizzazione, la Civica Amministrazione, nel ringraziare l’Associazione Ecovolontari Rivaltesi onlus per il prezioso lavoro svolto, ha sospeso l’autorizzazione ad effettuare ulteriori interventi di pulitura del Totem della Pace per ragioni di ordine pubblico e sicurezza;
  • parafrasando Cicerone verrebbe da dire che ad oggi il Totem della Pace è un’opera “ostaggio” della diarrea grafica di una sigla anarchica a cui non si sa se funga da contraltare a una sorta di stitichezza mentale;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le intenzioni dell’Amministrazione per garantire che il Totem della Pace torni a splendere nella sua integrità e manifestando tutto il suo valore e significato, smettendo di essere continuamente deturpato da scritte espressione di una mera anarchia grafica;
  2. se, quando e secondo quali modalità si intenda intervenire per il ripristino delle condizioni del Totem;
  3. se l’Amministrazione intenda abdicare alla precipua funzione di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio culturale per non urtare la suscettibilità di qualche sigla anarchica.