Skip to main content

Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – Giardino Sambuy: una grande bellezza, tanto preziosa quanto dimenticata

PREMESSO CHE

  • il giardino Sambuy fu realizzato nel 1861 su progetto dell’architetto Barillet Deschamps;
  • si tratta di un autentico scrigno verde che accoglie al suo interno un variegato caleidoscopio di specie arboree e floreali, aiuole ed uno specchio d’acqua innervati da piacevolissimi percorsi pedonali;
  • alla grande bellezza di questo spazio verde e alla sua secolare storia va aggiunta una nota relativa alla posizione: situato nel pieno centro cittadino, proprio di fronte alla Stazione Porta Nuova, funge (o potrebbe fungere?) da splendido biglietto da visita per i visitatori e i turisti;

RILEVATO CHE

  • intitolato a Ernesto Balbo Bertone di Sambuy – già Soprintendente ai giardini pubblici, Sindaco della Città, Deputato e Senatore del Regno – per molti anni il giardino Sambuy è stato protetto con la chiusura delle cancellate nelle ore notturne, con differenziazione oraria tra la stagione invernale e la stagione estiva;
  • per consolidata consuetudine, all’apertura provvedeva personale GTT, invece la chiusura spettava alla Polizia Municipale (oltre all’apertura nelle domeniche e festivi);
  • dall’anno 2019 tali servizi di apertura e chiusura sono stati sospesi sia da parte di GTT sia da parte della Polizia Municipale;
  • il libero accesso nell’arco delle 24 ore al giardino Sambuy ha causato una frequentazione da parte di persone senza fissa dimora, a bivacchi e a soggetti dediti ad attività criminose: tali presenze hanno fortemente sconsigliato la frequentazione del giardino da parte di cittadini, turisti e amanti del verde;
  • insicurezza, sporcizia e degrado sono da tempo gli autentici fruitori del giardino Sambuy;
  • quello che doveva essere un dolcissimo biglietto da visita della città è divenuto un punctum pruriens;
  • la scarsa attenzione dell’Amministrazione per il giardino Sambuy si rende evidente guardando lo stato in cui versa il gazebo: struttura inserita nel giardino nel 1998, appaiono ben lontani i tempi in cui esso era sede di rassegne musicali particolarmente apprezzate da cittadini e visitatori;

TENUTO CONTO CHE

  • l’associazione “Giardino Forbito”, in accordo con la Circoscrizione 1, si è occupata del gazebo dal 2015 al 2018, fino a quando è stato definito inagibile e chiuso; è però proseguito, ogni seconda domenica del mese fino all’8 marzo 2020, il mercato della biodiversità, oltre alle edizioni speciali sempre corredate da appuntamenti culturali (il tutto è sempre stato supportato e definito da apposite delibere e si è svolto coinvolgendo nell’ottica della partecipazione civica numerose associazioni territoriali e comitati di residenti e cittadini);
  • in data 22 luglio 2019 il Consiglio Comunale approvava la deliberazione mecc. 2018 03468 (“Piazza Carlo Felice. Giardino Sambuy. Accessione Gazebo”) con cui si stabiliva di assegnare nell’immediato il gazebo alla Circoscrizione 1, affinché ne curasse l’affidamento a terzi, eventualmente proprio mediante applicazione del Regolamento n. 375 “Collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani”;

CONSIDERATO CHE

  • l’attenzione, la cura e la gestione dei “beni comuni” ha caratterizzato la parabola politica del partito alla guida dell’attuale Amministrazione: tale dogma si è disvelato ai torinesi con l’approvazione mediante deliberazione del Consiglio Comunale in data 2 dicembre 2019 (mecc. 2019 01609/070) del Regolamento del governo dei beni comuni urbani nella Città di Torino, n. 391;
  • l’articolo 8 del Regolamento n. 391 individua il patto di collaborazione quale “negozio civico con cui la Città e i soggetti civici, in esito ad un’attività di co-progettazione, definiscono il programma di rigenerazione, cura e gestione di un bene comune e le relative forme di governo condiviso”;
  • dopo 4 anni di Amministrazione Appendino non si apprezzano rilevanti innovazioni nella cura e nella vitalità del giardino Sambuy e del gazebo;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le azioni intraprese dall’Amministrazione per consentire al giardino Sambuy di avere un alto standard di pulizia e manutenzione del verde, dello specchio d’acqua e dei percorsi pedonali;
  2. se e con quali azioni l’Amministrazione si sia fatta parte diligente per sollecitare sia la Circoscrizione 1 sia altri “stakeholder” ad individuare risorse e progettualità per ripristinare la vitalità e la fruizione del gazebo (pubblicazione bando di assegnazione);
  3. se, per giungere agli obiettivi di cui ai punti precedenti, l’Amministrazione intenda tenere conto di eventuali patti di collaborazione recentemente stipulati;
  4. di quale natura e tipologia siano i servizi svolti dalla Polizia Municipale (dal 2019 ad oggi) a cura e tutela del giardino Sambuy;
  5. se l’Amministrazione intenda ripristinare il servizio di apertura e chiusura del giardino Sambuy e con quali modalità intenda organizzarlo.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Torino violenta. E l’Amministrazione cosa risponde?

PREMESSO CHE

  • la Spina Centrale è una vasta area urbana cittadina che si sviluppa in direzione nord-sud in posizione pressoché baricentrica rispetto al territorio cittadino;
  • la zona che un tempo era occupata dal passante ferroviario è stata oggetto, negli ultimi anni, di una profonda e radicale riorganizzazione a livello urbanistico con la realizzazione di un nuovo viale;
  • il percorso della Spina Centrale, diviso in quattro ambiti (Spina 1, Spina 2, Spina 3, Spina 4), collegherà, a lavori ultimati, largo Orbassano a corso Grosseto;
  • nel territorio della Circoscrizione IV, nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’area adiacente al viale della Spina rientranti nell’ampio progetto denominato Spina 3, sono stati realizzati nuovi insediamenti abitativi residenziali in corso Gamba, corso Rosai e nelle vie limitrofe;

RILEVATO CHE

  • da anni molti cittadini segnalano allo scrivente rilevanti problemi di sporcizia, degrado, sicurezza stradale e microcriminalità con particolare riferimento alla porzione di territorio delimitato da corso Principe Oddone, corso Umbria, via Livorno e Parco Dora;
  • in tema di sporcizia si rileva ciò che innegabilmente deriva in primo luogo dallo scarso senso civico di alcuni cittadini e, altro aspetto ineludibile, dalla necessità di aumentare la presenza di cestini soprattutto nella zona adiacente alle passerelle (e aree pedonali) in corso Gamba e corso Rosai;
  • un aspetto strettamente connesso al tema della sicurezza è certamente la necessità di incrementare l’illuminazione, soprattutto nel Parco Dora (tettoia “area Vitali”);
  • il Parco Dora è una zona molto critica dal punto di vista della (in)sicurezza percepita dai cittadini, con particolare recrudescenza nel corso delle ore serali e notturne;
  • a fine gennaio un ragazzo di 16 anni è stato vittima di un’aggressione (tentata rapina) a metà pomeriggio;
  • sotto la tettoia (“area Vitali”) il degrado è evidente e occorrerebbe ripristinare i giochi (reti per il tennis, canestri per la pallacanestro, reti per pallavolo e il calcetto);
  • le problematiche riscontrate in tema di degrado e sicurezza sono aggravate dalle condizioni di abbandono dell’area di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato (tra via Crosato e corso Principe Oddone) che è dotata di una recinzione facilmente scavalcabile ed ospita un fabbricato in condizioni fatiscenti occupato abusivamente da senzatetto e sbandati;

CONSIDERATO CHE

  • in molteplici occasioni l’attuale Amministrazione ha espresso l’impegno di operare a favore della legalità, dell’onestà e del rispetto delle regole della civile convivenza;
  • se gli spazi e i beni pubblici fossero controllati, curati, puliti e opportunamente illuminati sarebbero maggiormente frequentati dalla cittadinanza e, di per sé, risulterebbero meno allettanti per chi ha finalità illecite o vandaliche;
  • gli amministratori dei condomini interessati hanno dato avvio all’iter per l’installazione della videosorveglianza ma, da quanto appreso, mancherebbero ancora le autorizzazioni comunali e della Questura;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se il Gruppo Ferrovie dello Stato abbia presentato alla Città una Proposta di Strumento Urbanistico Esecutivo inerente la riqualificazione dell’area di proprietà RFI/Sistemi Urbani, compresa tra corso Principe Oddone e via Crosato;
  2. in caso di risposta negativa al punto precedente, se l’Amministrazione abbia sollecitato il Gruppo FS o se invece la situazione sia ferma a quanto risposto all’interpellanza mecc. 2017 03502 presentata dallo scrivente il 6 settembre 2017;
  3. se l’Amministrazione intenda domandare ad AMIAT un incremento dei passaggi o, in alternativa, il collocamento di bidoni più ampi e capienti nelle zone pedonali adiacenti alle passerelle in corso Gamba e corso Rosai;
  4. se l’Amministrazione sia in grado di aumentare l’illuminazione della zona, con particolare riferimento a corso Gamba e corso Rosai (e relative zone pedonali) e al Parco Dora;
  5. se l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza della Polizia Municipale, quale polizia di prossimità, specialmente nelle ore serali e notturne, nell’area in oggetto e con particolare focalizzazione in corso Gamba e corso Rosai (e relative zone pedonali) e nel Parco Dora;
  6. se l’Amministrazione intenda coinvolgere le Forze di Polizia statali affinché si possano affrontare le problematiche esposte con un approccio integrato e condiviso;
  7. se l’Amministrazione sia disponibile a riconoscere sgravi e altri benefici a quei condomini dell’area in questione che si volessero dotare di sistema di videosorveglianza ponendolo anche al servizio della collettività;
  8. se l’Amministrazione intenda ripristinare le condizioni di utilizzabilità dei campi sportivi presso il Parco Dora.

Silvio Magliano

Bonus Piemonte: bene, ma serva alle aziende, non alle banche

Considero un buon inizio gli 88 milioni messi a disposizione dalla Regione per il sostegno alle imprese del territorio: a patto che tale liquidità sia nella sua interezza utilizzabile e non svanisca nel ripianamento di eventuali debiti con le banche o negli eventuali passivi dei conti correnti.

Continua a leggere

Manutenzione delle seconde case: una questione di sicurezza

Non solo “case-vacanza”: ci sono, sul nostro territorio, migliaia di vecchie abitazioni di famiglia con verde di pertinenza, spesso isolate o in borgate disabitate. Permettere la cura del verde è fondamentale per prevenire il rischio di ritrovarsi in piena estate, stagione di massima allerta incendi, con una vegetazione cresciuta in maniera incontrollata a ridosso delle case, con i Volontari già oberati a causa dell’emergenza coronavirus.

Continua a leggere