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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – Azioni a tutela dei lavoratori della polizia municipale ai tempi del COVID-19: per questa amministrazione uno vale ancora uno?

PREMESSO CHE

  • nelle ultime settimane lo scrivente è stato contattato da molti dipendenti in servizio presso il Corpo di Polizia Municipale che lamentano una forte preoccupazione per le condizioni di lavoro e di sicurezza e decise perplessità circa le disposizioni fornite dal Comando per tutelare gli operatori della Polizia Municipale dai rischi di contagio epidemiologico da COVID-19;
  • come noto e ampiamente divulgato dalla comunità scientifica, una delle modalità più efficaci per proteggersi dalla diffusione e dal contagio da COVID-19 consiste nel mantenimento del distanziamento interpersonale di almeno un metro e nella protezione di naso e bocca mediante mascherina;
  • le doglianze raccontate allo scrivente derivano dalla specificità del lavoro della Polizia Municipale, dai molteplici ambiti e tipologie di intervento, dai frequenti e inevitabili contatti con l’utenza e dai contorni indefiniti che caratterizzano questo nuovo virus che sta flagellando la salute e le certezze della società moderna;

RILEVATO CHE

  • facendo seguito ai provvedimenti adottati dal Governo e dalla Giunta Regionale, la Divisione Personale della Civica Amministrazione ha pubblicato in Intracom numerose Circolari, Comunicazioni di servizio e Disposizioni rivolte a tutti i dipendenti;
  • per la tipicità e la peculiarità dei servizi svolti quotidianamente dagli operatori della Polizia Municipale si rendeva necessaria l’emanazione di specifiche disposizioni recanti  protocolli operativi che codificassero condizioni e modalità di svolgimento delle differenti e variegate situazioni lavorative;
  • come riferito allo scrivente, il Comando ha adottato una serie di Circolari interne, di Comunicazioni (a partire dalla n. 23 del 26 febbraio 2020) e di Disposizioni (iniziando con la n. 2 del 13 marzo 2020) che appaiono certamente utili ma così ampie e onnicomprensive da rischiare di risultare operativamente poco efficaci e prive di ausilio concreto per gli operatori del Corpo;
  • la genericità dei documenti citati consisterebbe innanzitutto nell’assenza di dettagli pratici, di protocolli operativi, così come di indicazioni circa il corretto l’utilizzo (e lo smaltimento) dei dispositivi di protezione;
  • pur venendo emanate disposizioni con cadenza quasi quotidiana, anche per recepire i frequenti aggiornamenti normativi e le indicazioni ministeriali, mancherebbe un piano ampio, organico e completo di gestione dell’emergenza, sia a tutela degli operatori della Polizia Municipale e delle loro famiglie sia a tutela della cittadinanza;
  • pare inoltre che alle riunioni settimanali del tavolo tecnico insediato a Palazzo Civico per la gestione dell’emergenza sanitaria in atto risulti sempre assente il Comando e il referente politico titolare della delega alla Polizia Municipale;
  • è stata riportata allo scrivente la cronica mancanza/carenza di dispositivi di protezione;
  • ad oggi, in molte Divisioni e Settori, tra questi la Polizia Municipale, i dipendenti che presentano i sintomi riconducibili ad un probabile contagio da COVID-19 sono invitati a rimanere a casa e a contattare il medico curante, così come tutti quelli che hanno lavorato con loro a stretto contatto (nel caso specifico della Polizia Municipale ci si riferisce ai colleghi di pattuglia): questi dipendenti rimarrebbero a casa in mutua/infortunio, non in ferie, poiché hanno sintomi ma, da quanto narrato, a questi dipendenti non verrebbe fatto il tampone;
  • risulterebbe che tutti coloro che presentavano sintomi non gravi di COVID-19 siano stati domiciliati senza che venisse fatto il tampone: alcuni di questi sarebbero rientrati in servizio dopo l’isolamento domiciliare di 14 giorni a fronte di una semplice autocertificazione di scomparsa dei sintomi;
  • pare che ci siano anche stati casi di mancata informazione al personale delle condizioni di salute di un collega affetto da COVID-19 (i colleghi però comunicano tra loro) e che non sia stata effettuata neppure la sanificazione dei luoghi di lavoro e delle auto;
  • pare che non ci sia un’azione organica per garantire le presenze del personale: è stato imposto di usufruire delle ferie (pur non in scadenza) e delle ore di ROS e anche a chi vorrebbe e potrebbe essere in servizio, perché magari privo di carichi familiari, viene imposto di stare a casa: in conseguenza di ciò per la copertura dei servizi viene poi attivato personale in straordinario retribuito;

CONSIDERATO CHE

  • ogni buon amministratore deve avere cura di gestire con scrupolo e attenzione il personale dipendente;
  • ciò che si ritiene mancante e che in questa sede si intende sollecitare non sono le parole depositate in circolari, disposizioni e comunicazioni, bensì le indicazioni operative pratiche rivolte a chi 24 ore 24, 7 giorni su 7, festivi inclusi, presta un prezioso servizio alla collettività;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se il Comando abbia a disposizione mascherine, gel sanificanti e altri dispositivi di protezione idonei (dotati di certificazione e scheda tecnica) a contrastare il contagio da COVID-19 in numero sufficiente per tutti i dipendenti, se li abbia distribuiti a tutti e quando;
  2. quanti siano ad oggi gli operatori della Polizia Municipale contagiati da COVID-19 e quali provvedimenti siano stati assunti per contenere il contagio di chi è venuto a contatto con questi colleghi (sanificazione veicoli, sezioni, uffici, reparti, nuclei, spogliatoi, gabinetti);
  3. quanti dipendenti del Corpo siano stati sottoposti a tampone e quanti ne siano stati richiesti;
  4. se e quando sia stata effettuata la sanificazione e disinfezione dei luoghi di lavoro, compresi i veicoli in uso al Corpo;
  5. se si provveda alla quotidiana rilevazione della temperatura corporea, ad inizio e fine turno, per ciascun turno e reparto/sezione/ufficio;
  6. se l’Amministrazione sia disponibile ad incardinare un tavolo tecnico per la Polizia Municipale ove affrontare con la necessaria specificità le peculiari questioni operative del Corpo;
  7. se l’Amministrazione intenda adottare con urgenza una serie di protocolli operativi per fornire indicazioni specifiche e precise sia circa l’uso delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione sia in relazione alle differenti e variegate situazioni lavorative;
  8. se e da quando tutti gli operatori della Polizia Municipale stiano percependo l’indennità di ordine pubblico per i servizi prestati in questo periodo di emergenza sanitaria;
  9. se e con quali modalità, come indicato a pagina 49 del documento cardine della Giunta Appendino intitolato “Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021” (mecc. 2016 03358), l’Amministrazione abbia provveduto alla “stipulazione di assicurazione in forma convenzionata che copra gli operatori di Polizia Municipale sui rischi fisici derivanti dalle attività di servizio esterno e non tutelati dagli istituti previsti dalle normative nazionali per le Forze dell’Ordine (forme equivalenti all’equo indennizzo in primis).”.

INTERPELLANZA – Orti urbani e piccola agricoltura durante il periodo di emergenza sanitaria: l’Amministrazione intende garantire l’economia circolare dell’autoconsumo?

PREMESSO CHE

  • il significato, il valore e l’importanza che rivestono gli orti urbani per la Civica Amministrazione ha suggerito di dedicare a tale attività un apposito Regolamento comunale, il numero 363, intitolato “Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani”;
  • gli orti urbani consistono in parti di terreni comunali (tra 50 mq e 100 mq) da destinarsi a orto che la Città assegna, tramite bando circoscrizionale, ai cittadini maggiorenni residenti in Torino che ne fanno richiesta, in forma individuale o in gruppo, nella misura di un appezzamento per richiedente;
  • la finalità degli orti urbani è innanzitutto di valorizzare gli spazi sottraendoli al degrado e alla marginalità attribuendo loro la qualità di “aree a destinazione agricola”, contro il consumo del territorio e per la tutela dell’ambiente ed il miglioramento della qualità urbanistica dei luoghi;
  • quella che piace definire come “carta dei valori” della piccola agricoltura degli orti urbani è indicata in modo molto esaustivo nell’articolo 1, comma 2 del predetto Regolamento:
  • 1. sostenere la socialità e la partecipazione dei cittadini e la relativa possibilità di aggregazione, favorendo la coesione ed il presidio sociale;
  • 2. insegnare e diffondere tecniche di coltivazione;
  • 3. sostenere la produzione alimentare biologica e le essenze ortive tradizionali locali;
  • 4. favorire attività didattiche nei confronti di giovani o di quanti desiderino avvicinarsi a questo tipo di attività (prevenzione ed educazione ambientale);
  • 5. favorire attività terapeutiche di supporto a processi di riabilitazione fisica e psichica;

RILEVATO CHE

  • le fortissime limitazioni imposte dai provvedimenti normativi del Governo e della Regione per contenere e contrastare la diffusione del contagio da COVID-19 hanno previsto, tra le molte prescrizioni, anche la chiusura degli orti urbani;
  • la cura degli orti personali, in affitto o condivisi è stata evidentemente considerata alla stregua di un’attività ricreativa, celandone, disconoscendone o semplicemente non cogliendone la primaria funzione sociale ed economica: in molte situazioni chi coltiva lo fa per garantirsi cibo e per risparmiare sul costo della spesa;
  • l’Amministrazione Capitolina guidata dal Sindaco Raggi, del medesimo colore politico dell’Amministrazione torinese, ha recentemente dettato precise regole per il mantenimento in funzione degli orti urbani: sono consentite la semina, l’innaffiatura, il raccolto e la piantumazione purchè eseguite in tempi brevi ed accedendovi a giorni alterni, fino ad un massimo di 3 giorni alla settimana;

CONSIDERATO CHE

  • il Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Teresa Bellanova, confessando di avere ricevuto numerose richieste, è recentemente intervenuta sul tema della piccola agricoltura consentendo la cura e la manutenzione di orti e terreni privati, anche in Comuni diversi da quello di residenza, purchè se ne certifichi la proprietà o il possesso, la produzione per autoconsumo e venga indicato il percorso per raggiungerlo;
  • è necessario evidenziare la rilevante funzione sociale ed economica della piccola agricoltura svolta negli orti urbani: essendo destinata essenzialmente all’autoconsumo, considerando le difficoltà non solo economiche dell’attuale periodo di emergenza sanitaria, essa assume un valore ancora più accentuato poiché consente agli ortolani di consumare i prodotti del proprio appezzamento a fronte di un risparmio sull’esborso per la spesa quotidiana;
  • si intende esprimere in questa sede l’auspicio che anche nella nostra città si possa quanto prima concedere l’opportunità di proseguire la cura degli orti urbani e la raccolta dei prodotti, pur ponendo regole armoniche rispetto alle prescrizioni nazionali e regionali in materia di contrasto e contenimento del contagio da COVID-19 e al fine di  scongiurare il ripetersi di incidenti di dubbia matrice (quali gli incendi accaduti sia in zona Parella sia in altre zone della città);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, in ragione delle indicazioni ministeriali e delle scelte adottate da altre città italiane, intenda garantire la piccola agricoltura consentendo l’accesso agli orti urbani per la cura, la manutenzione, l’innaffiatura e la raccolta dei prodotti destinati all’autoconsumo;
  2. in caso di risposta affermativa, se e quali siano le tempistiche previste e quali le prescrizioni che si intendano adottare per consentire che l’attività degli orti urbani avvenga in piena sicurezza e osservanza della disciplina nazionale e regionale in tema di contenimento e contrasto della diffusione del COVID-19.

Regione Piemonte, il calendario delle riaperture

Ecco, attività per attività, il calendario delle riaperture.

Da lunedì 18 maggio potranno riaprire tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri, i centri estetici, gli studi di tatuaggio e piercing, i servizi per gli animali (dog sitter, pensioni e addestramento, mentre le toelettature sono già aperte), tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse.

Da mercoledì 20 maggio i mercati potranno ospitare anche i banchi extralimentari.

Il 25 maggio potranno riaprire anche bar e ristoranti e le altre attività di somministrazione alimenti e resta al momento consentito il servizio di asporto.

Sempre dal 18 maggio saranno consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore, purché sempre nel rispetto delle distanze e delle relative disposizioni di sicurezza.

Ulteriori informazioni sul sito della Regione Piemonte.

Busta all’antrace, un attacco a Cirio e all’intero Piemonte

Gesto folle e ripugnante, totale solidarietà e vicinanza al Presidente.

La mia più totale solidarietà va al Presidente Cirio per l’atto di intimidazione del quale è stato oggetto nelle scorse ore. La follia degli anonimi autori si concretizza, questa volta, in una busta con la scritta “antrace” recapitata negli uffici della Giunta Regionale in piazza Castello. Un gesto ripugnante, assurdo, contrario a ogni logica, particolarmente grave in un momento di emergenza. Gli anonimi mittenti, oltretutto, hanno in questo modo intralciato e rallentato l’attività istituzionale e politica in una fase delicatissima. Attaccando il Presidente Cirio hanno attaccato l’intero Piemonte e tutti i piemontesi. La mia solidarietà si estende al personale della Segreteria, che ha bloccato la busta, ai collaboratori del Presidente e all’intera Giunta.

L’elenco di tutte le categorie che riceveranno il Bonus Piemonte

Il “Bonus Piemonte” è legge: 116 milioni a fondo perduto per 60.000 attività. Ecco tutte le categorie, con relativi codici Ateco, che riceveranno i contributi.

2.500 euro

  • Ristoranti e attività di somministrazione connesse alle aziende agricole (56.10.1)
  • Gelaterie e pasticcerie (56.10.3)
  • Catering per eventi (56.21)
  • Bar e altri esercizi simili senza cucina (56.30)
  • Altre attività ricreative e di divertimento (93.29, esclusi i codici 93.29.2, 93.29.3 e 93.29.9)
  • Servizi dei barbieri e parrucchieri, degli istituti di bellezza e di altri trattamenti estetici (96.02)

2.000 euro

  • Servizi dei centri per il benessere fisico (96.04)
  • Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto (56.10.2)

1.500 euro

  • Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature (47.82), e di altri prodotti (47.89)
  • Commercio al dettaglio di libri (47.61) e articoli di cartoleria (47.62.2)
  • Commercio al dettaglio di abbigliamento (47.71), confezioni per adulti (47.71.1), confezioni per bambini e neonati (47.71.2), biancheria personale, maglieria, camicie (47.71.3), pellicce e di abbigliamento in pelle (47.71.4), cappelli, ombrelli, guanti e cravatte (47.71.5), calzature e articoli in pelle (47.72), calzature e accessori (47.72.1), articoli di pelletterie da viaggio (47.72.2), tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa (47.51.1), filati per maglieria e merceria (47.51.2)
  • Attività di proiezione cinematografica (59.14)
  • Attività delle scuole guida (85.53)
  • Attività dei Tour operator (79.12)
  • Attività delle agenzie di viaggio (79.1 e 79. 11)
  • Organizzazione di feste e cerimonie (96.09.05)

1.300 euro

  • Ristorazione, gelaterie e pasticcerie ambulanti (56.10.4)

1.000 euro

  • Trasporto con taxi, noleggio di autovetture con conducente (49.32)
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia (47.78.2)
  • Associazioni di promozione sociale (APS) iscritte ai registri di cui all’art.7 della legge 383/2000 limitatamente all’attività di somministrazione (94.99)
  • Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby (94.99.20)
  • Attività ricreative e di divertimento (93.2 escluso 93.29.1 discoteche)
  • Attività di tatuaggio e piercing (96.09.02)
  • Scuole e corsi di lingua (85.59.30)

800 euro

  • Attività delle guide alpine (93.19.92) e delle guide e degli accompagnatori turistici (79.90.20)

500 euro

  • Commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande (47.81)

La procedura
Entro pochi giorni tutti gli interessati riceveranno da Finpiemonte una comunicazione via Pec. Il contributo sarà accreditato sul conto corrente.

Ulteriori informazioni sul sito della Regione Piemonte.