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Autore: Redazione sito

Suolo pubblico gratuito per gli espositori di mercati tematici e feste di via: il Consiglio Comunale dice sì

Oltre alla mia mozione che lo chiede, passa in Sala Rossa anche il mio ordine del giorno per la revisione della Legge Regionale sui mercatini periodici: doppio risultato che accolgo con soddisfazione e che sarà utile per il sostegno a settori importanti e per superare una delle normative nei fatti meno applicate a livello piemontese.

Due su due: doppio risultato portato a casa in Consiglio Comunale. I colleghi Consiglieri votano a favore, in rapida successione, in merito a una mia mozione e a un mio ordine del giorno.

Con la mozione impegno l’Amministrazione a riconoscere una sospensione della COSAP per gli operatori dei mercati tematici periodici e delle feste di via, dopo aver ottenuto la riapertura al pubblico, in presenza e senza ulteriori ritardi, degli uffici della Divisione Commercio destinati a svolgere le funzioni amministrative (essenzialmente rilascio e rinnovo dei tesserini). Una misura, quella sulla gratuità del suolo pubblico, di sostegno sostanziale agli organizzatori, ai Presidenti, ai commercianti e agli espositori, utile per far ripartire un settore che vedrà nuovamente organizzati eventi di interesse e richiamo. Giusto, dopo aver garantito un’analoga esenzione per quanto riguarda i dehors, fare lo stesso per quanto riguarda questo segmento.

Con l’approvazione del mio Ordine del Giorno, la Giunta potrà avviare, forte del mandato del Consiglio Comunale, le opportune interlocuzioni con la Regione Piemonte affinché sia sospesa e, a tendere, profondamente rivista la disciplina regionale in tema di vendita occasionale su area pubblica. Questa è una delle leggi regionali meno osservate in assoluto. In queste settimane post-quarantena ci siamo trovati nella paradossale situazione per cui gli espositori non potevano mettersi in regola, dal momento che quasi sempre chiusi erano gli sportelli per il rilascio e il rinnovo dei tesserini. Rivedere la normativa, a partire dalla possibilità di estendere oltre il limite di 18 “timbrature”annuali il diritto di partecipare come espositori ai mercatini stessi, è necessario, a maggior ragione in una fase di crisi economica nella quale per un numero crescente di persone gli introiti derivanti dalla partecipazione ai mercatini diventano necessari per la sussistenza.

L’attuale normativa è restrittiva, penalizzante per un settore che coinvolge migliaia di persone e di fatto non applicata se non a macchia di leopardo.

Quattro mesi per una pratica all’archivio edilizio comunale

Architetti, ingegneri e geometri devono attendere, a Torino, tempi lunghissimi per consultare una pratica: la ripartenza dopo il lockdown è al rallentatore. Ho portato il problema in Sala Rossa con un’interpellanza appena discussa. Le imprese hanno l’urgente esigenza di ricominciare a lavorare: facciamole ripartire per trainare la ripresa cittadina.

Vi sono professionisti che sono stati rimandati, per la consultazione delle pratiche necessarie, a ottobre. Un tempo davvero troppo lungo per chi ha urgenza di verificare lo stato dell’arte di uno stabile o di un cantiere prima di far partire un nuovo lavoro. A occuparsi della digitalizzazione dei fascicoli vi è stata per lungo tempo una sola persona: una seconda è stata affiancata alla prima da pochissimi giorni. Il ritardo è un’ovvia conseguenza anche di questo dato (non letto a verbale dall’Assessore nella sua risposta, ma comunicato in un secondo momento con risposta scritta). Nonostante le dichiarazioni della Giunta, spesso roboanti in tema di innovazione, siamo oggettivamente in ritardo nel percorso verso la piena digitalizzazione di questo settore. Per far partire una pratica edilizia (e dunque per dare lavoro a tante persone) quattro mesi sono un tempo spropositato. Le imprese edilizie del nostro territorio vorrebbero ricominciare a lavorare: mi aspetto che l’Amministrazione dia loro una mano snellendo e rendendo più spediti i processi. La nostra città ne ha assoluto bisogno per ripartire.

INTERPELLANZA – Servizio trasporto gestito dalla ditta Tundo: nella capitale del cinema si gira sempre la solita pellicola

PREMESSO CHE

  • da alcuni anni la ditta Tundo Vincenzo spa (già Tundo Vincenzo srl) ha in affidamento dal Comune di Torino il servizio di trasporto scolastico e per disabili;

RILEVATO CHE

  • il 21 dicembre 2018 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara (Procedura aperta n. 98) per il nuovo affidamento servizio di trasporto scolastico e per disabili, per il relativo servizio di accompagnamento e gestione amministrativa integrata;
  • l’appalto era suddiviso in 10 lotti;
  • la procedura aperta si concludeva con l’aggiudicazione, avvenuta in data 1° marzo 2019, dei lotti nn. 8 (gestione amministrativa) e 10 (servizio di accompagnamento),
  • nelle more dell’indizione della nuova procedura per l’assegnazione dei lotti andati deserti e al fine di garantire il servizio di trasporto per gli utenti disabili in ottemperanza alle prescrizioni della legge n. 104/92 (che sancisce il diritto dei disabili all’integrazione sociale), con la determinazione dirigenziale n. 102 del 12 febbraio 2019 (mecc. 2019 00631/119) veniva concessa una proroga tecnica alla ditta Tundo Vincenzo spa fino al 31 maggio 2019;
  • ai fini dell’assegnazione dei lotti rimanenti l’Amministrazione decideva di intraprendere l’iter della procedura negoziata;
  • in esito a tale procedura si giungeva alla nuova assegnazione del servizio di trasporto scolastico e disabili alla ditta Tundo spa;

CONSIDERATO CHE

  • con l’interpellanza mecc. 2020 00716 del 21 febbraio 2020 lo scrivente chiedeva conto all’Amministrazione circa alcuni aspetti dell’appalto, in merito alla regolarità dei pagamenti degli stipendi e sulla vetustà dei veicoli;
  • con particolare riferimento al quesito al punto 2 (“se all’Amministrazione risultino ritardi nei pagamenti da parte di Tundo spa per l’appalto in corso e se risultino sanate tutte le pendenze di quello precedente (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori) veniva fornita la seguente risposta: “Per l’appalto in corso risulta che gli stipendi vengono erogati regolarmente (al massimo con alcuni giorni di ritardo). Ha fatto eccezione lo stipendio di gennaio che, seppur col ritardo di un mese è stato tutto pagato. L’emergenza sanitaria, come noto, ha messo in difficoltà tutte le imprese, in particolare dei trasporti e la Città ha provveduto a liquidare in anticipo sulla scadenza le fatture pervenute dalla Ditta in modo che è stato pagato anche lo stipendio di febbraio, mentre per il mese di marzo la Ditta ha comunicato che avrebbe chiesto per gli autisti la cassa integrazione. Per i subappaltatori non abbiamo riscontri ufficiali che non siano state sanate ad oggi tutte le pendenze in corso per il 2019, né sono pervenuti alla Città richieste di pignoramento in tal senso; né lettere ufficiali dei subappaltatori. Abbiamo riscontro di mancata corresponsione del tfr per gli accompagnatori ora transitati alla nuova impresa che gestisce il servizio. La Città ha chiesto conto della situazione all’Impresa Tundo la quale si è impegnata ad erogare il dovuto agli ex dipendenti e sono in pagamento da parte della Città ulteriori fatture sempre in anticipo rispetto alla scadenza che permetteranno di provvedere.”;
  • con riferimento al quesito al punto 5 (“se, considerate le penali inflitte dal Comune a Tundo spa dal 2016 ad oggi per le inadempienze/inefficienze del servizio di trasporto e tenuto conto che alle famiglie non sono stati erogati né rimborsi né servizi alternativi, l’Amministrazione sia in grado di impegnare/creare un capitolo del bilancio dell’Ente per accogliere gli importi delle penali e per destinarli a ristorare le famiglie con rimborsi e/o servizi alternativi.”) veniva fornito il seguente riscontro: “Premesso che da oltre un anno vi sono pochissimi casi di disservizi alle famiglie, riconducibili a ritardi, spesso non imputabili alla Ditta e corrispondenti, nel primo monitoraggio effettuato, allo 0,15 % dei viaggi effettuati, sono favorevole ad avviare con gli Uffici uno studio di fattibilità riguardo alla possibilità di regolamentare il ristoro del servizio non erogato, qualora ciò si verificasse, come proposto dal capogruppo Magliano.”);
  • pochi giorni or sono allo scrivente è stato riferito di ritardi e mancate erogazioni da parte dell’azienda delle spettanze mensili con riferimento ai mesi di gennaio e febbraio 2020 e di altri emolumenti non versati ai lavoratori: se confermate, tenuto conto del periodo di acuta crisi economica e sociale, tali circostanze aggredirebbero in maniera ancora più recrudescente la situazione familiare dei lavoratori della ditta Tundo;   

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  • se l’Amministrazione abbia aggiornamenti da riferire in relazione al secondo quesito riportato nel paragrafo “Considerato che” (impegnare/creare un capitolo del bilancio dell’Ente per accogliere gli importi delle penali e per destinarli a ristorare le famiglie con rimborsi e/o servizi alternativi.”) in considerazione dell’avvio dello studio di fattibilità.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Programma 5 Stelle: smart city, kpi, living lab, platform as a service, design-build-test, file sharing, virtual project management. Una città talmente innovativa che per una pratica edilizia ci vanno 3 mesi, anzi 4

PREMESSO CHE

  • il periodo di emergenza sanitaria tuttora in corso ha bloccato, tra le molte, anche le attività dei professionisti operanti nel settore dell’edilizia: ci si riferisce a geometri, ingegneri, architetti che svolgono consulenze per i notai o che si occupano di ristrutturazioni edilizie;
  • con la ripresa dell’attività si è dovuto fare i conti con la mole di lavoro derivante dai mesi di chiusura per il tristemente noto “lockdown”;
  • a farne le spese, secondo quanto narrato allo scrivente, pare che siano innanzitutto i cittadini e i professionisti (a cui i cittadini si rivolgono per acquistare, vendere, ristrutturare, risistemare le unità immobiliari) e che ciò risieda essenzialmente nei tempi di risposta della Pubblica Amministrazione (nel caso specifico, il Settore Edilizia Privata del Comune di Torino);

RILEVATO CHE

  • allo scrivente è stata rappresentata la situazione di alcuni professionisti che, pochi giorni addietro, al fine di richiedere tramite la piattaforma “Torinofacile” gli accessi agli atti per visionare pratiche edilizie giacenti presso gli archivi del Comune, si sono visti fissare un appuntamento a metà ottobre, cioè a distanza di quasi 4 mesi;

CONSIDERATO CHE

  • secondo quanto appreso, a fronte di circa 90 pratiche giornaliere, pare che vi sia un unico dipendente addetto alla digitalizzazione delle pratiche edilizie richieste e che, inevitabilmente e senza colpe imputabili a questo lavoratore, il ritardo nel fornire riscontro sia inesorabile e sempre crescente con il trascorrere del tempo;
  • una città moderna e smart, come più volte ripetuto sia nel programma elettorale dei 5 Stelle sia nelle quotidiane orazioni dell’Amministrazione, dovrebbe tenere conto delle esigenze di chi deve e vuole far ripartire l’economia cittadina, organizzando i servizi rivolti all’utenza in modo efficace e funzionale alla mole di lavoro e all’osservanza di tempistiche ragionevoli;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se corrisponda al vero quanto appreso dallo scrivente e indicato nel primo punto del paragrafo “considerato che”;
  2. se e come intenda riorganizzarsi l’Amministrazione al fine di fare fronte alle esigenze di cittadini e professionisti operanti nel settore edile fornendo risposte e riscontri in tempi più celeri di quanto sopra riferito.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Area ‘ex Combi’ e strategie dell’Amministrazione: lo sport fa bene ma non dimenticarsi delle fragilità è meglio

PREMESSO CHE

  • in una zona urbana di confine tra le Circoscrizioni 2 e 8 è situato il quadrante delimitato da via Filadelfia/corso Unione Sovietica/via San Marino/corso Agnelli che vede ospitate al suo interno molteplici attività: Circolo della Stampa Sporting, Palazzo del Nuoto, ACI, stazione di rifornimento carburanti, CSI Piemonte, Università degli Studi di Torino – Facoltà di Economia, ESCP Business School, Scuola di Management, AOU Città della Salute (ex IRV), uffici comunali del Servizio disabilità e Residenza Buon Riposo;

RILEVATO CHE

  • esiste una porzione del sopra citato quadrante, che si potrebbe qualificare come “nucleo centrale”, che risulta da anni abbandonato o comunque non utilizzato e caratterizzato da tratti sterrati, parti in asfalto e ampie zone di verde e alberate incolte e non curate;
  • una rilevante porzione di questo “nucleo centrale” ha per molti cittadini un significato storico-sportivo poiché è dedicata alla memoria del celebre calciatore Gianpiero Combi e ha ospitato per 47 anni (1943-1990) lo svolgimento degli allenamenti della Juventus;
  • si trattava di un’area di superficie pari a circa 30.000 mq ottenuti in concessione dalla società Juventus dal Comune nel 1941;
  • nel corso della riunione della Giunta comunale di martedì 9 giugno 2020 è stata approvata la delibera mecc. 2020 01205 recante oggetto “Protocollo di intesa per la riqualificazione dell’area ex Combi tra Città, Università degli Studi e Politecnico di Torino. Approvazione.”;
  • come riportato da alcuni organi di informazione sia in data 2 giugno 2020 sia nei giorni successivi si tratterebbe di un provvedimento prodromico alla realizzazione di un centro sportivo a vocazione universitaria ma aperto a tutti i cittadini;

CONSIDERATO CHE

  • nel testo della delibera, di cui se ne riportano per estratto ampi stralci, viene indicata espressamente l’intenzione di tenere conto delle necessità di tutte le realtà che affacciano su quest’area: “A sud dell’area oggetto del Protocollo, e quindi esclusa dalle attuali ipotesi di riqualificazione, sono inoltre presenti orti urbani collegati alle attività di natura socio-assistenziale presenti nel compendio.” […] “Sono inoltre presenti due residenze per anziani ed è attivo una ulteriore struttura assistenziale. E’ quindi auspicabile che nella riqualificazione prevista per l’area ex Combi si possano realizzare sinergie con tutti i soggetti che si affacciano sull’area stessa.” […] “Posto che la Città, l’Università degli Studi e il Politecnico di Torino ritengono di rilevante interesse pubblico la riqualificazione dell’area “Ex Combi”, tali Enti intendono sottoscrivere apposito Protocollo di Intesa, già approvato dal CdA dell’Università, finalizzato ad attivare le procedure tecnico-amministrative per consentire la progettazione e successiva realizzazione, su tale area di spazi fruibili dagli studenti e dai cittadini, attrezzati con zone di sosta e relax, percorsi e attrezzature sportive ed una Student Zone costituita da aule studio, eventuale bar / chiosco ed altre attività connesse alla fruizione dell’area. In ogni caso, sarà prevista la copertura di una porzione minima dell’area, limitando quindi il consumo permanente di suolo, e viceversa riqualificando la restante parte. Considerata anche la provenienza dal patrimonio ex-IPAB dell’area in questione, la progettazione, nonché la presenza di attività di natura socio-assistenziale, dovrà prioritariamente tener conto delle esigenze di fruibilità anche da parte di soggetti fragili.”;
  • lo scrivente, consapevole dell’interesse strategico volto alla rivitalizzazione dell’area “ex Combi” anche in funzione dello svolgimento di un prestigioso evento sportivo di carattere internazionale quale saranno le “ATP Finals”, intende rimarcare l’esigenza ineludibile di coniugare la realizzazione di un “hub sportivo/universitario” con la previsione di interventi e opere a favore della struttura in corso Unione Sovietica 220/D ove hanno sede alcuni uffici comunali (Disabilità motoria e inclusione sociale, Disabilità fisico sensoriali, Centro antiviolenza, Servizio educativo disabilità sensoriali, Passepartout, Casa dell’Affido) e molte Associazioni di Volontariato ed Enti che si occupano di fragilità e disabilità in convenzione con l’Amministrazione Comunale;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se con la delibera di Giunta mecc. 2020 01205 (di cui l’allegato 1 costituisce parte integrante) sia prevista la destinazione dell’area solo a funzioni sportive-ricreative (in funzione del nuovo polo sportivo) o anche la realizzazione di opere di utilità per l’ambito socioassistenziale (se sì, quali);
  2. se, in caso di risposta negativa, l’Amministrazione intenda intervenire per consentire di coniugare le esigenze della vocazione sportiva della città con la necessità di realizzare opere a favore e a tutela delle disabilità e delle fragilità;
  3. se, nell’ampio alveo delle opere di ripristino dell’area, si preveda di intervenire per la risistemazione/messa in sicurezza dell’edificio in corso Unione Sovietica 220/D (lato strada), per la creazione di un parcheggio ad uso degli utenti che sia di ampiezza adeguata alle necessità, per la realizzazione di una recinzione che delimiti e protegga le aree (interno cortile) di pertinenza degli uffici comunali e per la ristrutturazione del basso fabbricato (interno cortile) posto in zona di confine con la Scuola di Management;
  4. se si intenda prevedere una futura cessione (a qualunque titolo) dell’area in oggetto a privati.

Silvio Magliano