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Appendino alla guida di Torino: a rischio la sicurezza di tutti

Imbarazzanti (non) risposte della Sindaca sul concerto del 25 aprile in piazza Castello: le misure sono state calibrate su una stima pari a 2.500 persone presenti, ma in piazza erano quattro volte tanto. È così che, a un anno dalla tragedia di piazza San Carlo, si garantisce la sicurezza dei torinesi? Sono seriamente preoccupato per i prossimi eventi di piazza: questa Amministrazione mette a repentaglio l’incolumità di tutti.

Undici domande, cinque rinvii in Consiglio Comunale, nessuna risposta degna di questo nome: ecco riassunta in numeri la mia interpellanza sul concerto dei Modena City Ramblers in piazza Castello lo scorso 25 aprile. Ma i numeri dicono solo una piccola parte della realtà dei fatti.

Sono passati quasi due mesi, ma neanche oggi le mie domande hanno ottenuto risposta. Il quadro che emerge è inquietante: un cambio di piazza improvvisato in ventiquattr’ore (altrettanto rapido e improvvisato della risposta datami oggi in Sala Rossa dalla Sindaca: evidentemente lo stile è questo) e nessun rispetto per i dettami della Circolare Gabrielli. L’Amministrazione ha calibrato le misure di sicurezza su una stima assurda, al ribasso, del numero di persone: si aspettavano 2.500 spettatori, in piazza erano in 10mila. Era prevedibile, vista la popolarità della band sul palco.

Si è fatto un ragionamento sulla capienza delle aree?  Come è stato gestito il monitoraggio degli accessi? Esisteva un piano di evacuazione? Che cosa si è fatto a proposito della divisione in settori della piazza? Esisteva un’adeguata presenza di steward? A nessuno di questi fondamentali interrogativi ho avuto una risposta: ed è un silenzio che equivale a una risposta negativa. Ancora: è vero che i nostri Vigili andavano dire ai negozianti, in assenza di ordinanze, di non vendere vetro?

A cosa servono, a questo punto, le lacrime di coccodrillo versate per piazza San Carlo? Indisponente, tra l’altro, l’atteggiamento in Aula della Sindaca, che quasi non ha ascoltato il mio intervento, preferendo interloquire con i Consiglieri di Maggioranza. A questo punto ricorrerò ad altri strumenti per andare fino in fondo alla questione: ho già chiesto un approfondimento in Capigruppo.