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Alberi morenti, cavi elettrici in bilico sugli alberi e “il peccato originale” di risiedere in Cit Turin

Risposte fumose da parte della Giunta alla mia interpellanza sui problemi (sporcizia e insicurezza comprese) di piazza Benefica: evidentemente, i Cinque Stelle voglio far pagare in questo modo la “colpa” di vivere in un quartiere elegante e semicentrale.

Frequentare il cuore di un quartiere semicentrale, elegante e storico è evidentemente, agli occhi di questa Giunta, un peccato imperdonabile. Chiedere a chi risiede in piazza Benefica (o chi vi transita come operatore o cliente del mercato) per credere.

Non mi saprei spiegare altrimenti le risposte vaghe ed elusive ricevute poco fa in Sala Rossa discutendo la mia interpellanza sul tema.

Primo: rischiamo di rimanere presto senza un solo albero in salute in tutta l’area. La gran parte del filare interno dell’alberata è già stata abbattuta; molte delle piante rimanenti sono infestate da funghi o da altri patogeni. Sulle intenzioni della Giunta a questo proposito ancora nulla è stato rivelato. Che un intervento urgente sia necessario è chiaro a tutti: anche all’Amministrazione? Staremo a vedere.

Secondo: i marciapiedi, in condizioni pessime su tutti e quattro i lati; per ora, l’Amministrazione prevede di intervenire su un solo, limitatissimo tratto.

Terzo: il sistema elettrico del mercato è in condizioni inaccettabili, con i cavi fissati sulle piante e lasciati a penzolare nel vuoto. Sul tema, l’Assessore ha riferito solo generiche parole di impegno a effettuare, prossimamente, controlli di qualche tipo.

Quarto, quinto e sesto: i nodi relativi alla mancanza di pulizia, alla mancanza di sicurezza e alle scelte relative all’arredo urbano dell’area verde restano nodi irrisolti.

Piazza Benefica, cuore dell’elegante Cit Turin, è uno dei mercati che ancora, in città, “tiene botta”: dovremmo custodirlo meglio. Mi piacerebbe capire in che direzione stiamo andando: lo farò in Commissione, perché in Sala Rossa non mi è stato possibile capirlo.

Evidentemente, per questa Amministrazione risiedere o lavorare in un elegante quartiere semicentrale è una colpa da espiare. Ma sono preoccupato: il confine che separa riqualificazione e degrado è sottile.