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Tundo: se non siamo in grado di garantire il servizio, meglio sospenderlo dando informazioni certe alle famiglie

Nessun passo avanti, anzi diversi passi indietro, in tema di trasporto persone con disabilità nell’ultima settimana. Andare a bando il 20 dicembre quando la scadenza naturale del contratto con Tundo è il 31 dicembre sa di beffa. Da oggi attribuisco all’Amministrazione la sua buona fetta di responsabilità in questa situazione. E chiederò le comunicazioni urgenti tutti i lunedì finché la situazione non si normalizzerà.

Se fino a poco tempo fa pensavo che l’Amministrazione ce la stesse mettendo tutta, ora ho completamente cambiato idea e attribuisco anche alla Giunta parte della responsabilità della grave situazione nella quale versa il trasporto persone con disabilità a Torino.

La naturale scadenza dell’assegnazione a Tundo dell’operatività del servizio coincide con il prossimo 31 dicembre. Alla luce di questo, è davvero fuori tempo massimo, o quasi, andare a bando il 20 dicembre, con un anticipo di appena 11 giorni. Mi chiedo perché non ci abbiamo pensato prima. Nel frattempo, si registrano la mancata concessione di una Commissione dedicata al nuovo bando e alle sue linee guida e continui disservizi dal punto di vista dell’operatività.

Altro tema che mi preoccupa molto: la proroga del servizio. Se è vero che Tundo ha dismesso la rimessa dei mezzi, come farà a erogare il proprio servizio in regime di proroga? Come faranno gli utenti, privati del servizio stesso? E come faranno i dipendenti a lavorare?

Per quanto mi riguarda resta valido un principio: se non siamo in grado di garantire un servizio efficiente e sicuro, meglio sospenderlo, dando ufficiale comunicazione di questa (dolorosa) decisione alle famiglie.

Se un servizio non più disponibile è un problema gravissimo, un servizio incerto – che comporta la cancellazione di corse di andata o di ritorno senza preavviso – è se possibile un problema ancora più grave.

Davvero non ho visto alcun passo avanti rispetto a sette giorni fa. Capisco e condivido l’esasperazione delle famiglie. Da adesso in poi, presenterò richiesta di comunicazioni urgenti tutti i lunedì.